SOLO ANNA
Molti l’hanno paragonata a un vulcano, altri a una pantera. L’hanno chiamata Bestia, Madre Natura e Oscar. L’hanno chiamata Nannarella, Mamma Roma e la Lupa. Era tante cose per tante persone. Questa sera c’è SOLO ANNA.
Rappresentata per la prima volta all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles nel marzo 2012, la mostra ha già fatto tappa a Milano, Roma, sul palco della seconda edizione del San Marino Film Festival, a Civitavecchia, Firenze, Pescara, Bologna e Trieste.
Un omaggio che prende vita, dopo l’ottimo riscontro di pubblico e stampa ottenuto a Los Angeles, Cleveland, Torino, New York, Roma e Catanzaro (a sostegno del comitato Salviamo il Masciari) nell’anno delle celebrazioni per il 40° anniversario della morte dell’attrice. Le case private sono spesso il luogo della rappresentazione, in modo quasi clandestino, in giro per l’Italia, come è accaduto a Milano, Bologna e Roma. La mostra preferisce quasi sempre luoghi alternativi come la galleria d’arte Howtan Space.
L’attrice Lidia Vitale per questa interpretazione ha vinto il Premio Anna Magnani nel 2012 e il Premio Enriquez nel 2013.
Lidia Vitale è Anna Magnani: in italiano e in inglese, senza palcoscenico, interagendo sia con lo spazio che con gli spettatori, dà corpo ed essenza a undici momenti significativi, altrettante interviste ideali, componendo un ritratto pubblico e privato dell’icona del cinema neorealista italiano. I gioielli di scena fanno parte dei costumi di scena dell’attrice Anna Magnani in America e sono stati donati a Lidia Vitale dalla produttrice Rose Ganguzza. Il testo rivela i tratti più intimi e affascinanti non solo della sua vita, tumultuosa dentro e fuori le scene, ma anche della sua straordinaria carriera di artista riconosciuta a livello internazionale – è stata la prima attrice non americana a vincere un Oscar.
L’autrice, in questa nuova opera, esplora gli aspetti drammatici, divertenti e allo stesso tempo toccanti della donna e dell’artista: dal fallimento del primo matrimonio con Alessandrini, alla storia con Massimo Serato da cui ebbe il suo unico e amatissimo figlio, fino al grande amore con Roberto Rossellini con cui condivise vita e arte. Anna Magnani, vissuta a cavallo tra gli anni ’30 e ’70, ha lottato per tutta la vita: per ottenere gli stessi diritti lavorativi degli uomini, per imporre un’immagine di donna diversa, per ottenere la patria potestà, Luca; ma soprattutto ha lottato per rimanere fedele a se stessa e alla propria arte, in cui l’attrice-Magnani non può prescindere dall’Anna-donna.
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