ESTERNO/INTERNO
OUTSIDE AND INSIDE E il primo appuntamento di una serie di incontri legati al mondo dell’arte privata. Una formula che esiste già da tempo in diversi paesi che concilia il piacere di un luogo, non esplicitamente dedicato all’arte, ma piuttosto un luogo che fa parte di una sfera più intima, la casa, con il piacere visivo di osservare e contestualizzare il ‘Make it an Art Reflection’.
Outside / Inside e il pretesto per riunire una serie di artisti, di diverse generazioni, con sguardi diversi, su un’idea di spazio urbano “esterno” e di spazio privato “interno”, luoghi che appartengono alla nostra vita.
Dalle foto di autoritratto dell’artista svizzero Urs Lüthi degli anni ’70, incentrate sull’ambiguo sdoppiamento del proprio io per raccontare il mondo attraverso se stesso. I collage di disegni e fotografie di Marina di Parigi, in cui un costo, e approfondisce il tuo viaggio di analisi di luoghi reali, colti dallo scatto nel momento delle Nazioni Unite in cui manca totalmente la presenza umana. Luoghi in un certo senso abbandonati che ci danno un senso di sospensione quasi metafisica.
Una visione pseudo-surreale di una grande città vista dal francese Hugues Roussel. Foto emblematiche di Mario Giacomelli Che ha messo in scena i sogni con la SUA macchina fotografica, che non è uno strumento della tecnica Ma uno strumento della mente, una necessità per farci intravedere la differenza tra la realtà e la realtà esistente.
Beatrice Scaccia con ALCUNI disegni della serie “Lui, lei, E: maschile/femminile e genere neutro” Un racconto realizzato con matita e tratti di inchiostro, nel tentativo di delineare l’Aspetto, a volte imprevedibile, che spesso ci caratterizza QUANDO assumiamo Silla Nostra persona i ruoli della sessualità, quindi come si impongono nel vivere contemporaneo. Michele Zaza, con le emblematiche citazioni di foto scattate nella seconda metà degli anni ’70 dove l’irreale non è antinomico al reale, ma costituisce piuttosto una Realtà in divenire, fatta di curiosi paesaggi di terra e ovatta, abitati da piccoli Oggetti di carta che assomigliano a macchine volanti, il padre grigio tortora e la madre sono sempre una costante fissa proveniente da due colonne portanti di uno spazio celeste.
Owen Morrel, artista scultore americano sulla scena internazionale Dagli anni ’80 al Prese con un certo sguardo sulla città.
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